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L’audiodescrizione a teatro: le avventure di Alice nel sottomondo a Londra

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Toby Davey, vicedirettore della britannica VocalEyes, che si occupa di servizi di audiodescrizione per non vedenti e ipovedenti, è stato intervistato da Rowland Myers di Infosound, la cui missione è far conoscere queste realtà, riguardo allo spettacolo immersivo Le avventure di Alice nel sottomondo per il quale si è optato per una audiodescrizione preregistrata che permettesse a non vedenti e ipovedenti di godere maggiormente dello spettacolo. La traduzione dell’intervista è a cura di Annamaria Martinolli.

Alice's Adventures UndergroundRowland Myers (RM): La produzione teatrale londinese Le avventure di Alice nel sottomondo si distingue dalle altre per una peculiarità: la sede dell’evento è il tunnel sotto la stazione Waterloo. A fare la vera differenza, però, è il fatto che rispetto alla maggior parte delle produzioni teatrali, in cui una o due performance sono accompagnate da audiodescrizione dal vivo, nel caso specifico di Alice ogni rappresentazione è audiodescritta per non vedenti e ipovedenti. Questo perché, in via del tutto eccezionale, l’audiodescrizione è preregistrata. Gli audiodescrittori di VocalEyes si sono avvalsi delle loro ben note tecniche descrittive per illustrare immagini e spiegare elementi visivi della performance con parole che i non vedenti possono ascoltare mentre percorrono la performance stessa. È infatti previsto che gli spettatori si muovano tra le varie sezioni della storia. Toby Davey, di VocalEyes, ci spiega meglio come funziona.

Toby Davey (TD): L’idea che la maggior parte delle persone ha di teatro è una sala all’interno di un edificio. Questo evento, invece, porta il teatro in uno spazio completamente diverso. Si svolge nel tunnel sotto la stazione Waterloo di Londra, ed è anche una sorta di esperienza interattiva, immersiva, che prevede la possibilità di spostarsi tra i diversi spazi del tunnel in modo da rendere reale l’idea e la sensazione di Alice che scende nel sottomondo.

RM: Potremmo dunque definirla la storia di Lewis Carroll raccontata in modo diverso?

TD: Sì, la storia è la stessa e ci sono due possibili opzioni. Proprio come Alice, nel romanzo, può scegliere cosa mangiare o bere, così si può scegliere la strada da percorrere. Tuttavia, il percorso audiodescritto, essendo preregistrato, prevede che si segua una strada specifica, e poi ci sono i personaggi di Alice nel sottomondo che ti guidano nel viaggio.

RM: E quindi gli attori non recitano su un palco come quelli che stanno dietro un sipario, immagino, ma si muovono per tutto lo spazio sotterraneo.

Alice's Adventures UndergroundTD: Esatto, ci sono attori nelle varie stanze che interpretano i diversi personaggi. Ovviamente hai Alice, la Regina e poi tutti gli altri. Ma prima di immergerti nell’esperienza vera e propria, ti ritrovi a sostare un attimo nell’area sotterranea, e questo richiama un po’ l’esperienza di Alice attraverso lo specchio. Quindi già durante l’attesa sperimenti la vera esperienza di Alice.

RM: E naturalmente il tutto è stato concepito per i non vedenti o gli ipovedenti. Hai parlato dell’audiodescrizione e del fatto che alcune persone potrebbero essere abbastanza abituate ad andare a teatro e ascoltare quelle dal vivo. Questa, invece, è preregistrata. Quali informazioni fornisce?

TD: Simili a quelle che ci si può aspettare dal vivo: la descrizione dello spazio, dei personaggi e cose di questo tipo. Trattandosi soprattutto di un viaggio, si è ritenuto che la versione registrata fosse più valida. Così le persone possono disporre di un piccolo lettore mp3 in cui ascoltarla. Come ho già accennato, i personaggi di Alice gli fanno da guida; non si ritrovano ad andare in giro da sole. C’è qualcuno ad aiutarle. È come creare una sorta di spazio intimo: premi play e hai la descrizione e l’esperienza.

RM: Da quello che stanno attualmente facendo alcuni spazi museali, alcune gallerie, mi colpisce il fatto che questo sia una sorta di incrocio con le loro scelte. Sbaglio? L’idea di avere un’audiodescrizione preregistrata di qualcosa che riempie i vuoti riferiti agli elementi visivi ma che forse integra anche il tutto apportando un elemento tattile. Questa non è forse una nuova modalità che l’audiodescrizione teatrale potrebbe adottare più in grande?

TD: Penso che in futuro la tecnologia, quando tutto funziona perfettamente e via discorrendo, probabilmente si adatterà, – e mi riferisco a quegli spettacoli che stanno tanto in cartellone e che da una sera all’altra non cambiano poi molto, come ad esempio i musical o cose simili – penso che l’audiodescrizione registrata inizierà a entrare in uso. L’abbiamo visto in varie produzioni. Ci sono produzioni in cui l’audiodescrizione è integrata, ma sono poche le compagnie teatrali che si sono avvalse anche dell’audiodescrizione registrata per ogni performance. Credo sia qualcosa che prima o poi entrerà in uso, ma per me l’audiodescrizione dal vivo resta la migliore. Tuttavia, per questa specifica esperienza la soluzione ottimale era l’audiodescrizione su traccia registrata, quindi dipende dal tipo di esperienza e anche dal tipo di evento.

Alice's Adventures UndergroundRM: Come ultima cosa, tornando al fatto che hai spiegato che c’è il personale a disposizione e ci sono attori sparsi all’interno del tunnel che possono fungere da guida e aiuto e non solo raccontare la storia, immagino che sia possibile andare allo spettacolo anche con un accompagnatore vedente.
Mentre se sei seduto nella platea di un teatro, la tua esperienza non puoi condividerla con una figura di questo tipo. La ritieni una cosa possibile per chi ama questi tour teatrali?

TD: Certo che sì, senza dubbio. Si può andare allo spettacolo con un accompagnatore vedente perché è come tutte le altre esperienze audiodescritte o come andare a teatro. Si tratta di riuscire a condividere l’esperienza con amici e familiari vedenti. E penso che l’amico vedente possa anche prendere un player mp3 e ascoltare a sua volta l’audiodescrizione delle Avventure di Alice nel sottomondo, in modo da scoprire in cosa consiste davvero quest’esperienza.


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